Sapevi che la sindrome del colon irritabile in gravidanza è piuttosto comune?
Già, purtroppo la colite non risparmia nemmeno le donne in dolce attesa, anzi: fattori come gli sbalzi ormonali e le ansie che inevitabilmente accompagnano questo prezioso momento della vita di una donna, possono innescare o aggravare la sindrome.
Non sono una donna, quindi non ho esperienza diretta del colon irritabile in gravidanza, ma ho comunque effettuato delle ricerche per cercare di saperne di più su come si presenta e come viene trattato – nonostante la scarsità di studi a riguardo [1].
Cause del Colon irritabile in gravidanza
La comparsa dei sintomi della colite durante la gravidanza è da imputare ai cambiamenti che si verificano nel corpo e nella mente durante questa fase delicata della vita.
Tra questi cambiamenti giocano un ruolo fondamentale:
- gli sbalzi ormonali, che possono causare la sindrome del colon irritabile anche al di fuori della gravidanza. In particolare, una donna incinta presenta delle alterazioni nei livelli di progesterone, che rallenta le funzioni intestinali generando spesso costipazione, e di estrogeni, che favoriscono la flatulenza, il gonfiore e la nausea;
- si tende a mangiare diversamente e, come sappiamo fin troppo bene, alcuni alimenti potrebbero irritare il colon;
- l’aumento di peso, che rallenta la digestione;
- gli sbalzi d’umore, l’ansia e le paure legati alla gravidanza possono rivelarsi critiche: la sindrome del colon irritabile infatti può essere legata anche a fattori psicologici, che favoriscono un’alterazione del funzionamento del sistema gastrointestinale.
Sintomi della Colite in Gravidanza
I sintomi del colon irritabile in gravidanza sono generalmente quelli tipici della IBS (IBS è la sigla inglese per indicare la Sindrome del Colon Irritabile). In particolare le donne incinte lamentano:
- gonfiore e flatulenza;
- diarrea o costipazione;
- dolore addominale;
- digestione lenta.
Terapia per l’Intestino irritabile in Gravidanza
In gravidanza, in via precauzionale, viene sconsigliato un gran numero di farmaci: il trattamento dei sintomi della colite in gravidanza quindi è solitamente non farmaceutico [2].
Ciò su cui si può intervenire è:
- l’alimentazione;
- il movimento;
- l’assunzione di integratori innocui per la salute del bambino.
Ti spiego quello che solitamente viene consigliato di fare.
Cosa mangiare e cosa evitare
L’alimentazione in caso di intestino irritabile in gravidanza è molto delicata, perché deve essere funzionale a ridurre i tuoi sintomi e, allo stesso tempo, deve fornirti l’energia e il nutrimento per far crescere il tuo bambino.
In generale è bene evitare cibi fritti, dolci, cibi ricchi di zuccheri semplici, caffè, alcol, bibite, cibi industriali e preconfezionati come snack e merendine. Va moderato anche il consumo di legumi, che tendono a favorire il gonfiore addominale.
Se il sintomo principale che ti affligge è la stitichezza, assumi fibre da cereali integrali (evita invece quelli bianchi e ricchi di glutine, che possono contribuire a irritare il colon) e bevi molta acqua per favorire il transito. Puoi bere anche delle tisane sgonfianti, sempre controllando che gli ingredienti che le compongono non siano sconsigliati in gravidanza.
Se invece soffri di diarrea, puoi consumare i cereali ma in quantità limitate, per non eccedere con le fibre che peggiorerebbero il gonfiore e gli episodi diarroici. Evita anche la frutta tipicamente lassativa, come prugne, fichi, susine e cachi.
Consuma verdure fresche cotte al vapore o al forno e condite con olio d’oliva (avendo l’accortezza di evitare cavolo, cavolfiore, broccolo, asparagi, fagiolini, radicchio, funghi, aglio e cipolla), pesce e carne magri e frutta fresca (a eccezione della frutta molto zuccherina). Evita invece latte, latticini e formaggi, a esclusione dello yogurt bianco senza zuccheri e senza lattosio, che invece può essere utile per regolarizzare il transito intestinale. Scopri l’elenco di tutti i cibi da evitare se soffri di colite spastica.
Una buona abitudine è quella di mangiare poco ma spesso, per favorire la digestione, e di masticare lentamente, in modo da evitare di ingerire molta aria che favorirebbe gonfiore addominale e flatulenza.
Sport e movimento
Soprattutto se soffri di stipsi, l’attività fisica moderata può essere utile per favorire il transito intestinale. Gli sport più adatti sono:
- camminare per 30 minuti al giorno;
- nuoto;
- ginnastica dolce;
- yoga e pilates specifici per donne in dolce attesa.
Che farmaci assumere
In gravidanza è sconsigliato assumere moltissimi farmaci, inclusi quelli tipicamente prescritti per il colon irritabile.
Se l’alimentazione non ti dà benefici, puoi consultarti con il tuo medico per trovare i fermenti lattici o i probiotici più adatti alla tua situazione. Questo tipo di integratori infatti andrà a rafforzare la flora batterica intestinale, il cui indebolimento può essere causa della sindrome del colon irritabile.
Colon irritabile e Gravidanza: è pericoloso?
La sindrome del colon irritabile in gravidanza è piuttosto comune.
Il rischio principale in cui si incorre è che la colite comprometta la tranquillità di una donna incinta, alimentandone ansie e paure e facendole vivere male questo periodo delicato.
Alcuni studi [3, 4] hanno evidenziato una correlazione tra colite spastica e maggior rischio di sviluppo di:
- preeclampsia (l’ipertensione gestazionale);
- trombosi;
- diabete gestazionale;
- gravidanza extrauterina.
Si tratta comunque di studi svolti su gruppi-campione, il che significa che non è necessario agitarsi. Se sei incinta e hai i sintomi della colite, rivolgiti al tuo medico curante e/o al tuo ginecologo e parlane con loro: sapranno tranquillizzarti e proporti la terapia più adatta alla sindrome del colon irritabile nella tua condizione.
Il colon irritabile va via dopo la gravidanza?
Fortunatamente, in una buona parte dei casi, i sintomi del colon irritabile che si manifestano in gravidanza tendono ad alleviarsi e sparire dopo il parto e l’allattamento, quando gli ormoni, l’umore e lo stile di vita torneranno alla normalità.
Qualora i sintomi dovessero persistere anche dopo la gravidanza, il consiglio che posso darti è di rivolgerti a un gastroenterologo per esaminarli insieme e cercare di capire la terapia più adatta per tenerli sotto controllo.
Referenze
- Irritable Bowel Syndrome in Pregnancy;
- Diagnosis And Management Of Irritable Bowel Syndrome, Constipation, And Diarrhea In Pregnancy;
- Pregnancy, delivery, and neonatal outcomes among women with irritable bowel syndrome (IBS) an evaluation of over 9 million deliveries;
- Increased Risk of Miscarriage and Ectopic Pregnancy Among Women With Irritable Bowel Syndrome.